Durata della risposta alla terapia con Entecavir nei pazienti HBeAg-negativi con infezione da virus HBV


La durata ottimale del trattamento con analogo nucleosidico o nucleotidico ( Nuc ) nei pazienti con antigene ( HBeAg )-negativi ed infezione cronica da virus dell'epatite B ( HBV ) è sconosciuta.

Le lineeguida APASL ( Asian Pacific Association for the Study of the Liver ) raccomandano che il trattamento sia interrotto se non è stato documentato HBV-DNA rilevabile in 3 occasioni a 6 mesi o più di distanza.

Uno studio ha valutato la validità di questa raccomandazione in pazienti HBeAg-negativi con epatite B cronica, trattati con Entecavir ( Baraclude ).

Un totale di 95 pazienti ( 39 con cirrosi ) sono stati trattati con Entecavir per una media di 721 giorni prima di interrompere la terapia e sono stati poi monitorati con HBV DNA nel siero e alanina aminotransferasi ( ALT ) almeno ogni tre mesi.

Entro un anno dopo l'interruzione della terapia con Entecavir, la ricaduta clinica ( un episodio di elevazione di ALT maggiore di 2 volte il limite superiore del valore normale, più HBV DNA maggiore di 2000 UI/ml ) si è verificata in 43 ( 45.3% ) dei 95 pazienti.

Dei 39 pazienti con cirrosi, 17 hanno recidivato ( 43.6% ) e uno ( 2.6% ) ha sviluppato scompenso.

La durata media fino alla recidiva è stata di 230 giorni ( 74.4% maggiore di 6 mesi ).

Al basale HBV DNA minore o uguale a 2 x 105 UI/ml era l'unico fattore indipendente per la risposta sostenuta.

Il tasso di recidiva a 1 anno è stato del 29% nei pazienti con HBV DNA al basale minore o uguale a 2 x 105 UI/ml rispetto al 53% nei pazienti con HBV DNA maggiore di 2 x 105 UI/ml ( P=0.027 ).
Per questi ultimi, la terapia di consolidamento per più di 64 settimane ha ridotto il tasso di ricaduta al 33.3% nei pazienti senza cirrosi.

In conclusione, con un tasso complessivo di recidiva a 1 anno del 45% e del 29% nei pazienti con HBV DNA nel siero al basale minore o uguale a 2 x 105 UI/ml, la raccomandazione delle lineeguida APASL di interrompere il trattamento per i pazienti affetti da epatite B cronica HBeAg-negativi con un adeguato monitoraggio durante l’interruzione della terapia è adeguata anche nei pazienti con cirrosi.
La terapia di consolidamento per 64 settimane sembra più appropriata per i pazienti con più elevati livelli di HBV DNA al basale. ( Xagena2013 )

Jeng WJ et al, Hepatology 2013; 58: 1888-1896

Gastro2013 Inf2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

Il rischio di riattivazione del virus dell'epatite B ( HBV ) è stato valutato nei pazienti con linfoma non-Hodgkin (...



Le lineeguida dell’American Association for the Study of Liver Diseases ( AASLD ) e dell’Infectious Diseases Society of America (...


Il Comitato di valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza ( PRAC ) dell’ EMA ( European Medicines Agency ) ha...


E’stato riscontrato un elevato tasso di riattivazione della infezione da virus dell’epatite B ( HBV ) nei pazienti naive al...


La recidiva tumorale è una importante questione per i pazienti con carcinoma epatocellulare ( HCC ) dopo resezione epatica curativa.E’...


Sebivo è un medicinale che contiene il principio attivo Telbivudina, che trova indicazione nel trattamento di adulti affetti da epatite...


La presenza di infezione da HBV ( virus dell’epatite B ) nei bambini sottoposti a vaccinazione anti-epatite B è una...


Nel corso del Congresso dell’American Association for the Study of Liver Diseases, sono stati presentati i dati degli studi 102...